Le
colline di Castellamonte, in provincia di Torino, sono ricche di
un'ottima argilla rossa: questo, ha permesso la
nascita di una florida e lunga tradizione nell'arte vasaria e nella
produzione di stoviglie, rivestimenti e ceramica d'arte, come quella che
creiamo noi del laboratorio Camerlo.
Le
primissime testimonianze della tradizione ceramista sono del tempo dei
Salassi e della successiva conquista Romana: a questo periodo risalgono
casse funerarie, anfore e lucerne.
I
castelli del Canavese medievale spiccano per la bellezza delle loro
decorazioni in cotto (balaustre, coppi, comignoli,...).
In uno dei territori piemontesi di lunga storia nasce la Tofèja, quella che fu la terra del marchese Arduino da Eporedia, siamo nell'Alto Medioevo e i Savoia non avevano ancora possedimenti sul suolo italico.
La potaggera o tofèja è un recipiente in terracotta a quattro manici nata a Castellamonte e utilizzato per la cottura di zuppe di legumi, principalmente di fagioli, salamini e cotenne di maiale arrotolate e ben legate (in piemontese questo metodo di preparazione si chiama preive o prete), innaffiate con ottimo vino locale.
Queste sono le principali tappe della storia dei ceramisti nostri predecessori tra il Cinquecento e l'Ottocento:
La
fine del Novecento corrisponde al declino della produzione di mattoni,
mentre invece le produzioni di stufe e stoviglieria pregiata si
affermano grazie alla qualità dei prodotti.
Ancora
oggi, le aziende di Castellamonte si occupano con profitto di
stoviglieria, oggettistica e ceramica d'arte: Camerlo si colloca
perfettamente in questo quadro, offrendo il meglio ai suoi clienti da
ormai 50 anni.